CASTELLO DI ROPPOLO
Il Castello di Roppolo ha attraversato le vicende di oltre un millennio di Storia da una posizione di dominio sul territorio circostante.
Un paesaggio splendido e aperto, che dai ruderi del Castello di Viverone, conduce lo sguardo ad abbracciare in lontananza le bianche case di Ivrea, la valle e le montagne di Aosta, il colle di Masino.
La magnificenza del passato sotto la potente famiglia dei Bichieri è ancora viva e presente nell’ala duecentesca del maniero, sulla cui parete principale ancora domina lo stemma dei tre bicchieri riempiti di vino a metà, sotto il cappello cardinalizio del Cardinale Guala.
Dal 1441 fino alla Rivoluzione Francese, il Castello fu sotto i Signori Valperga, che dettero i natali al crudele Ludovico, Signore di Roppolo, che uccise il nemico Bernardo di Mazzè murandolo vivo nel maniero.
Ai Valperga si deve tuttavia la ristrutturazione dell’edificio con l’aggiunta dell’ala Est, di stile rinascimentale
CASTELLO DI MASINO
Il Castello di Masino che domina la pianura dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea, fu costruito dai conti Valperga nel XI secolo; oggi meta di numerosi turisti, che vogliono visitare la Torre dei Venti, ammirare i saloni affrescati e la Sala dei Gobelins.
Vi è la possibilità di passeggiare nell’immenso parco all’ombra di piante secolari, attraversare il “viale dei cipressi” oppure il Labirinto (secondo d’Italia per dimensione) realizzato con duemila piante di carpini, su disegno del settecento, ideale anche per il divertimento dei bambini.
Nelle scuderie settecentesche è stato allestito il Museo delle carrozze, mentre all’interno sono state riportati alla bellezza di un tempo le sale monumentali riccamente arredate, tra cui spicca lo splendido Salone da ballo.
CASTELLO DI AGLIÈ
Il castello ducale di Agliè (in piemontese ël castel d’Ajè) è un’elegante ed imponente costruzione situata nel comune di Agliè.
L’edificazione del suo nucleo centrale, del quale sono tuttora identificabili le tracce, è iniziata nel XII secolo per conto della famiglia comitale dei San Martino, originari del Canavese.
Nel 1939 lo Stato acquistò dalla Casa Reale il castello che venne adibito a museo.
Negli anni ottanta è stato oggetto di un ulteriore delicato restauro. Attualmente è stato sottoposto ad importanti lavori di consolidamento statico e restauro che impedivano la visita di buona parte delle sale.
Fa parte del circuito dei castelli del Canavese e, dal 1997, è parte del sito UNESCO Residenze Sabaude.
Annesso al castello vi è un grande parco (circa 320.000 m²) che lo circonda su tre lati.
Nel 1839 il parco venne sistemato in forme romantiche, con giardini all’italiana e all’inglese organizzati in terrazze su tre piani. All’ingresso si trova una fontana settecentesca che simboleggia la Dora Baltea che si getta nel Po, opera di Ignazio e Filippo Collino.
REGGIA DI VENARIA REALE
Reggia di Venaria Reale, nel comune di Venaria, alle porte di Torino, residenza sabauda e parte del Patrimonio dell’Unesco, con un complesso di 20 chilometri quadrati fu progettata nel 1658 dall’architetto Amedeo di Castellamonte per la volontà di Carlo Emanuele II.
La scelta del sito, ai piedi delle Valli di Lanzo, fu favorita dalla vicinanza degli estesi boschi detti del Gran Paese, ricchissimi di selvaggina: un territorio che si estende per un centinaio di chilometri fino alle montagne alpine, giungendo a sud e a est in prossimità del capoluogo.
Simbolo della bellezza culturale piemontese, offre a chi la visita la possibilità di visitare i meravigliosi giardini, a piedi o in bicicletta, e di vedere il Parco della Mandria.
Importante anche vedere il Complesso della Villa Reale, la Galleria Grande e la Cappella di Sant’Umberto.
RICETTO DI CANDELO
Il Ricetto di Candelo è una struttura fortificata sorta per iniziativa e volontà precisa della popolazione candelese allo scopo di conservare e difendere i beni più preziosi della comunità: gli edifici non sono stati abitati in pianta stabile ma è stato utilizzato come deposito per i prodotti agricoli in tempo di pace e come rifugio temporaneo per la popolazione in tempo di guerra o pericolo.
Il termine Ricetto deriva infatti dal latino “receptum” (ricovero, rifugio) e il ricetto di Candelo si è conservato proprio perché ha mantenuto nel tempo questa sua matrice rurale di custode della comunità contadina.
Dal 2002 fa parte dei Borghi più belli d’Italia e dal 2007 è Bandiera Arancione del Touring Club Italiano.
Qui si potrà osservare: Piazza Castello dove si trova il Municipio risalente al 1819 in stile neoclassico e la Piazzetta Interna del Ricetto dove proseguendo per le vie si noteranno le case tipiche (di proprietà privata) riunite in isolati, ognuna divisa in due vani, uno dei quali ancora oggi viene utilizzato come cantina per la vinificazione e la conservazione del vino.
BORGO MEDIOVALE DEL PIAZZO
Il Borgo Medievale del Piazzo, raggiungibile con una funicolare panoramica, ha origini dal 1160 dal Vescovo Uguccione.
Ancora oggi si possono osservare i bassi portici e le strade strette e acciottolate; i vicoli tra le case decorate in cotto e le antiche dimore signorili, come Palazzo Ferrero, Palazzo La Marmora e Palazzo Gromo Losa.
Biella Piazzo è ricca di punti panoramici: ci si può affacciare dal ponte di Via Avogadro, dai giardini pubblici De Genova e da quelli di Palazzo Ferrero per ammirare la città, da Piazza Cucco per uno scorcio verso le colline circostanti tra cui il Parco della Burcina, riconoscibile a maggio grazie alla coloratissima fioritura della valle dei rododendri.
CHIOSTRO SAN SEBASTIANO - MUSEO DEL TERRITORIO
Il Chiostro del convento di San Sebastiano perse la propria funzione durante la dominazione napoleonica e fu adibito prima a caserma, poi ad ospizio di carità ed infine scuola.
Nel 1986 il Comune di Biella iniziò i restauri ed oggi ospita il Museo del Territorio, aperto nel 2001. Nelle suggestive sale dell’ex convento sono esposte opere dal medioevo ai giorni nostri.
Accanto alla sezione storico artistica dove ad affreschi medioevali e pale d’altare del ‘500 e del ‘600 seguono i paesaggi ottocenteschi di Delleani e Bozzalla ed opere di arte contemporanea con esempi di Mirò, Chagall e molti altri…
Il museo presenta la sezione archeologica che raccoglie reperti di epoche diverse provenienti da scavi effettuati nel Biellese ed una collezione di reperti egizi.
PALAZZO GROMO LOSA
In origine un’elegante dimora signorile, Palazzo Gromo Losa sembra risalire al Trecento, almeno per quanto riguarda la manica che affaccia sul corso del Piazzo.
Nei secoli successivi l’edificio fu ampliato fino alle dimensioni attuali. Alla fine dell’Ottocento il palazzo fu acquistato dalle Suore Rosminiane, che vi fondarono l’Istituto “Beata Vergine d’Oropa” (BVO), divenuto nel tempo un punto di riferimento importante per il sistema scolastico biellese. Nel 2004 il complesso è stato acquisito dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella che ne ha promosso il completo restauro, destinandolo ad attività culturali e sociali.
Palazzo Gromo Losa è oggi un moderno centro espositivo, ma anche un originale contenitore di progetti culturali e sociali. Questi ultimi sono in gran parte promossi dalla Fondazione Accademia Perosi, ospitata al primo piano. Elemento di particolare pregio è infine il giardino all’italiana di circa un ettaro, realizzato dal mecenate biellese Emanuele Rosa, che ha creato angoli suggestivi con rose e diverse specie botaniche.
CITTADELLARTE - FONDAZIONE PISTOLETTO
Cittadellarte (Fondazione Pistoletto), sulle rive del torrente Cervo, vicino al centro biellese, nasce all’interno di un ex manifattura l’ottocentesco Lanificio Trombetta.
Cittadellarte – Fondazione Pistoletto è un’organizzazione no profit istituita nel 1998 a Biella dall’artista Michelangelo Pistoletto, esponente principale dell’arte povera.
Strutturalmente la Fondazione è suddivisa in settori operativi collegati tra loro dal fare artistico, denominati Uffizi, ciascuno dedicato all’interazione tra l’arte e un’area specifica del tessuto sociale locale e globale, attivi in svariati ambiti: arte, educazione, ecologia, economia, politica, spiritualità, produzione, lavoro, comunicazione, architettura, moda e nutrimento. L’arte è pensata come un progetto in divenire per collegare, congiungere, scambiare e avvicinare le culture differenti attraverso la comunicazione, pur mantenendo la specificità di ognuna.
Il nuovissimo allestimento delle ”Terme Culturali” offre un percorso di visita esperienziale a Cittadellarte e alla più grande collezione esistente di opere di Michelangelo Pistoletto.
IVREA CITTÀ INDUSTRIALE DEL XX SECOLO
Ivrea viene che viene inserita come cinquantaquattresimo sito nella Lista del Patrimonio Unesco, ricordata nella storia per la famosa “Olivetti”, oggi ne promuove i valori tecnico-scentifici con il Laboratorio-Museo Tecnologicamente: un museo interattivo, dove i visitatori possono sperimentare gli oggetti esposti e il MaM Museo all’aperto delle Architetture Moderne Olivettiane: con un percorso di due chilometri che offre l’opportunità di conoscere la storia di Camillo e Adriano Olivetti.
Il valore unitario complessivo del sito risiede nel connubio tra la nuova capacità espressiva propria di queste architetture moderne e il riconoscimento del loro essere parte di un progetto economico e sociale. La città industriale di Ivrea, infatti, rappresenta il manifesto delle politiche del Movimento Comunità, fondato a Ivrea nel 1947 e ispirato alle riflessioni di Adriano Olivetti su un ipotetico nuovo ordinamento politico e amministrativo basato sulla Comunità e su un modello economico caratterizzato da una visione collettiva delle relazioni tra lavoratori e imprese. La proposta di Olivetti si distingue nel panorama delle proposte comunitarie del XX secolo per l’eterogeneità dei riferimenti culturali alla base dell’idea di comunità, e per il ruolo assunto dalla fabbrica, a cui è affidato il compito di motore di ricchezza e fulcro delle relazioni sociali.
Le visite e gli itinerari proposti si trovano nei dintorni dell’Agriturismo Cascina Coste.
Vi ricordiamo che Cascina Coste dista solo pochi Km dall’Autostrada TO-MI.
Se desiderate avere maggiori informazioni Turistiche, Sport e Outdoor vi consigliamo di visitare i seguenti siti.
ATL BIELLA
ATL CAVAVESE – IVREA
TURISMO IN PIEMONTE
VIA FRANCIGENA